Estate, per chi resta in città aumenta il rischio di sviluppare ansia e depressione: il pericolo maggiore lo corrono gli anziani, che rischiano di sentirsi abbandonati e di lasciarsi andare.
“L’afa colpisce le cellule cerebrali alterando i livelli di minerali e provocando una leggera ipertensione oltre a episodi di artimia.“Se questo disagio colpisce gli anziani diventa molto più pericoloso. Il cambiamento dei ritmi di vita, che obbliga a una permanenza a casa quasi totale, le partenze degli amici e dei familiari, i negozi di riferimento e i centri sociali chiusi pongono l’anziano in una situazione d’isolamento e solitudine. Le pareti domestiche che di solito sono protettive e rassicuranti vengono ben presto percepite come schiaccianti e oppressive” continua la psicologa.
La dottoressa Vinciguerra propone dei semplici consigli per chi rimane in città, anziani e non, che permetteranno di vivere il periodo estivo come un’occasione per mantenersi attivi:
- La mattina alzarsi presto e prendersi cura di se stessi senza dire: “tanto rimarrò a casa”;
- Una bella passeggiata mattutina aiuterà ad iniziare la giornata col piede giusto: al giornale e al caffè al bar non si rinuncia;
- Quando siete davanti al televisore è vietato poltrire! Nonostante i palinsesti siano scarni, scegliete attivamente cosa vedere;
- Rimanete in contatto con chi è rimasto in città in modo che vi possiate radunare organizzando piacevoli serate.
Un sostegno psicologico durante il periodo estivo potrà essere di grande aiuto per riuscire a vivere con serenità anche le giornate più calde. Gli psicologi presenti nei nostri centri medici mettono a disposizione il loro servizio anche in estate, non esitare a chiamarci, siamo qui per voi.
Fonte: TantaSalute